Omaggio a Thomas Stearns Eliot
quattro quartetti
Burnt Norton
Time present and time past
Are both perhaps present in time future,
And time future contained in time past
Questi versi fanno parte del mio autoritratto del 1979. Il mio cappello di velluto nero e le parole del poeta, scomposte semioticamente in fonemi, scendono incatenate sotto la tesa del cappello, diritte come i miei capelli. Una giusta simbiosi tra il mio modo di essere in quegli anni e i versi di un poeta i cui quartetti mi hanno accompagnato e tutt’ora fanno parte dei miei suoni più ascoltati, delle mie musiche più lette.
Per quale ragione io sia ancora legata ma che dico scalfita dentro da questi poemetti musicali, sempre impenetrabili, ma accettati nel mio intimo, pronti a nuove interpretazioni, rimarrà un mistero, come misterioso è il tema del tempo, dello spazio, del silenzio, dell’immobilità delle cose e del movimento cosmico che tutto circonda.
Passi eccheggiano nella memoria
Lungo il corridoio che non prendemmo
Verso la porta che non aprimmo mai
Sul giardino delle rose
Oggi, giornata mondiale della poesia, dedico una mia opera inedita nata dalla lettura dei Quattro Quartetti di T. S. Eliot e realizzata negli anni 90, una rappresentazione quasi scenografica nelle forme a mosaico delle quattro stagioni e dei quattro elementi: Burnt Norton fine primavera-aria, East Coker fine estate-terra, The Dry Salvages autunno-acqua, Little Gidding inverno-fuoco.
Quattro Quartetti- opera di maria luisa grimani – 100×200 acrilici su tela- 1993
Le parole si muovono, la musica si muove
Solo nel tempo; ma ciò che soltanto vive
Può soltanto morire. Le parole, dopo il discorso, giungono
Al silenzio. Solo per mezzo della forma, della trama
Posson parole o musica raggiungere
La quiete, come un vaso cinese ancora
Perpetuamente si muove nella sua quiete.
Non la quiete del violino, fin che dura la nota
Non quella soltanto, ma la coesistenza
O diciamo che la fine precede il principio,
E la fine e il principio erano sempre lì
Prima del principio e dopo la fine
E tutto è sempre ora. …..
particolare “Quattro Quartetti” – opera di maria luisa grimani
T. S. Eliot affronta temi eterni che nella nostra cultura ritroviamo anche nelle parole di Eraclito: “Il fuoco vive nella morte dell’aria e l’aria nella morte del fuoco; l’acqua vive nella morte della terra e la terra nella morte dell’acqua”.
Mi piace ascoltare questi Quartetti dalla voce unica, inconfondibile del poeta!
nb: Quattro Quartetti T. S. Eliot – edizione Garzanti 1959 -traduzione e note di Filippo Donini
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