Il mio laboratorio profuma di bosco e noto un certo piacere anche da parte di chi mi viene a trovare. Tavole di abete, di tiglio, di cirmolo trasformano in una realtà visiva ed olfattiva il mio giardino dei segni. Ho imboccato un sentiero fatto di forme e di suoni della natura, ora il percorso si apre davanti ai miei occhi senza alcun ostacolo e danzo.
Persino il più modesto compensato marino mi racconta la sua storia ed io la scrivo con lui nel viaggio della sua e della mia memoria.
viaggio in piroga
la semina
strumento a corda
sulla riva del cocco
Tag: abete, alberi, arte, cirmolo, compensato marino, giardino dei segni, opere di maria luisa grimani, suoni della natura, tiglio
giugno 9, 2009 alle 8:36 PM |
uh! Si dovrebbe sentirne anche il profumo. Anche io ho qualche tavola di legno appesa alla parete, compensato pasticciato con colori a olio.
uhm…mi viene voglia di mettermi al lavoro.
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settembre 14, 2009 alle 8:17 am |
molto bello ciò che scrivi
non solo l’essere umano ha qualcosa da raccontare
no anzi, in natura molte cose raccontano anni e anni di storia
vissuta.
bellissimo
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settembre 14, 2009 alle 11:31 am |
Pani, a proposito di profumo, ricordo quello del tuo pianoforte. Alza il coperchio, togli la striscia di stoffa che copre i tasti e inviami una bella musichetta!!!
Cara Irish Coffee grazie delle belle parole. Sono corsa nel tuo blog e l’ho trovato altrettanto profumato e rilassante. Il tipo di caffè che il tuo nome richiama è il mio preferito, specialmente nelle serate invernali che voglio ricordare.
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settembre 19, 2009 alle 8:42 am |
Ciao bel blog
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settembre 20, 2009 alle 7:08 am |
@ Antonio: mi fa piacere che una persona sensibile come te abbia scoperto il mio blog! C’è un altro Birillo nella tua vita?
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